Uno speaker di... supporto
Il problema delle nostre radio è che, spesso, gli altoparlanti interni producono un suono piuttosto scarso, non tanto per la qualità del diffusore, quanto per la posizione spesso "sfortunata" dello stesso.
Comprare gli altoparlanti della casa madre è spesso un piccolo salasso; costruirli è una tortura: a meno che non si disponga di un'officina specializzata, qualsiasi realizzazione sarà sempre di difficile integrazione nello shack.
Dalle parole "integrazione nello shack" mi è venuta un'idea: perché non rendere l'altoparlante "parte" dello shack e non della radio? Voglio dire: perché oltre alle funzioni di mero "altoparlante" non gli assegniamo altre funzioni come, ad esempio, "sostenere" la radio? In questo modo qualsiasi realizzazione, anche artigianale, avrebbe un valore diverso...
Materiali usati
Nel mio caso ho usato tutti materiali di recupero, che elenco rapidamente per dare spunto a chi legge; ciascuno userà, ovviamente, ciò che più ha sotto mano.
Il legno usato è compensato di tipo "marino", grezzo, usato spesso quale "sottocoppo". Gli spessori sono 0,9 cm per il piano e 1,1 cm per i fianchi. Il sistema è stato mordensato con colore pastello ad alcol verde, trattato con fondo nitro a pennello e rifinito a cera. Il bordino è un semitondo in ramino: più largo dello spessore del piano, serve a bloccare in alto la griglia.
Gli altoparlanti sono di recupero da vecchi televisori (un ringraziamento a Lorenzo IU7FKX che me li ha donati): hanno dimensioni con asse minore da 5,5 cm (il che li rende adatti per essere inseriti in una "base" di sostegno per la radio) con impedenza da 16 Ohm (purtroppo): con un sistema di due speaker in parallelo si fa "vedere" alla radio l'impedenza voluta. La parte chiusa da un pezzo di alluminio non forato può, in futuro, ospitare l'interruttore di attivazione del filtro audio.
Griglia forata: è stata usata la griglia di areazione di un vecchio switch di rete guasto: l'ho ritagliata dallo scatolo di alluminio (spesso ben 2 mm!). Per il taglio ho usato un seghetto alternativo con lama per metallo ed usato delle lime per rendere più preciso il taglio. Ho tagliato un pezzo di dimensioni leggermente maggiori (appena un millimetro o meno) riportando il tutto alla dimensione necessaria limando il taglio. Dopo la lima, ho rifinito il taglio con della paglia di acciaio.
Collegamento elettrico mediante jack RCA femmina sostenuto da un pezzo di alluminio "affacciato" su un buco fresato nello chassis di legno.
Seguendo l'esempio dei diffusori ICOM ho inserito nella cassa del materiale fonoassorbente (il classico riempimento da imballaggi) in modo da ridurre i bassi. Nelle foto sono mostrati due altoparlanti di forma ovale: il motivo risiede nel fatto che volevo far "vedere" al finale audio del mio ricetrans i soliti 8 Ohm; per questo motivo, avendo due speaker da 169 ohm, li ho collegati in parallelo. Tuttavia, questo, non è indispensabile: la radio non ne soffre dato che, la progettazione dello stadio finale audio, è in grado di funzionare con impedenze ben diverse dai canonici 8 ohm. I pratica, togliendo il parellelo ed usando un altro collegamento, avrei uno speaker per due radio...
Il fondo del diffusore è stato completato con della sottile lamiera di alluminio (spessore 1 mm).
Tutti i bloccaggi dei pannelli anteriori e inferiori sono stati effettuati con autofilettanti; dati e viti da 3 MA bloccano il pannellino con la presa RCA.
Le immagini chiariscono meglio la realizzazione. 73 a tutti!
Pubblicato da Radio Rivista!
Radio Rivista è l'organio ufficiale dell'ARI (Associazione Radioamatori Italiani): nel numero di Marzo 2017 è stato pubblicata la documentazione fornita in questa pagina per la modifica del microfono da conferenza.
Per chi trova più comodo usare e conservare il PDF, lo rendo disponibile per il download a questo link.