Un BRIX Computer in stazione
Another brix in the wall
Ovvero... aggiungiamo un Brix Computer alla stazione
Brix computer: di cosa si tratta?
Un «Brix Computer» è un PC completo di dimensioni estremamente contenute. Si tratta, infatti, di un minuscolo personal computer costruito intorno ad una scheda madre completa di una decina di centimetri per lato; è completo di tutte le connessioni standard (ad esempio, porte USB, VGA, HDMI, display port, etc) e, provvisto di agganci VESA, può star bene dietro un monitor: diventando un tutt'uno con quest'ultimo, si può realizzare una specie di «all in one».
Il perché di un nome...
Non so da cosa possa derivare il suo nome; tuttavia, le dimensioni ridotte, tipo «mattonella» e l'assoluta assenza di sporgenze avranno suggerito il suo nome al primo produttore.
Più di un Raspberry PI
Il computer piccolo per eccellenza, in questi ultimi anni, era diventato il Raspberry PI; in questo caso, però, si tratta di un «credit card computer» cioè di un PC la cui scheda madre è delle dimensioni di una carta di credito. Tuttavia, nato come computer da pochi euro, ora è praticamente introvabile ed il suo costo è alquanto lievitato.
Tuttavia, tra i due, ci sono enormi differenze, che elenco in questa tabella:
Raspberry PI | BRIX PC |
---|---|
Basato su processori ARM | Basato su processori Intel |
Non ha timer interno | Ha il timer interno |
Non dispone di SATA | Dispone di porta SATA |
Ha solo una uscita HDMI | Dispone di HDMI, Display port o VGA a seconda dei modelli |
Non prevede impostazioni BIOS | Dispone di BIOS con parametri mantenuti da batteria tampone |
Prevede solo una connessione Ethernet | Ethernet e, a seconda dei modelli, WiFi |
Alimentato a 5 volt 3 ampere | Alimentazione come i PC portatili (di solito, 19 volts) |
Come si può vedere, le differenze tra i due sono molto marcate: in sostanza, un BRIX è un PC completo ed un valido sostituto del desktop.
La mia avventura con un BRIX PC
Casualmente, sono venuto in possesso di un PC BRIX dismesso. Ovviamente, presentava alcuni problemi, primo fra tutti la mancanza di un alimentatore: ho, quindi, adattato un qualsiasi alimentatore da 19 volt con un cavo adatto alla piccola presa di alimentazione della scheda del BRIX. Il trucco ha funzionato ed il sistema si è avviato.
Secondo problema: RTC Bad
Non appena acceso sul monitor è comparso il secondo problema: il BIOS presentava l'errore «RTC Bad» dovuto alla batteria tampone scarica. Prima di avviare il sistema si rendeva necessario, ogni volta, impostare la data e l'ora correnti.
L'alternativa era cambiare la batteria tampone: cosa che ho pensato di fare dopo la verifica del corretto funzionamento hardware; pertanto, ho provveduto ad installare una qualsiasi versione di Linux.
Nel mio caso, ho scelto la solita Q4OS Gemini, che ho installato in pochi minuti senza alcun problema, a conferma che il sistema, a parte la batteria tampone scarica, funzionava correttamente.
Sostituzione della batteria
Ora non restava che sostituire la batteria tampone. Ho rimosso le quattro viti che tenevano fermo il coperchio inferiore ma, rimosso quest'ultimo, non sembrava essere presente alcuna batteria: solo un delicato flat cable per il collegamento del disco rigido (un SSD solidale al coperchio) e la memoria da 4 Gb simile a quelle usate nei PC portatili.
In realtà, la batteria c'è: è necessario rimuovere le due viti che tengono ancorata allo chassis la piccola scheda madre. Rimuovendo la piccola scheda dalla sua sede, la batteria di trova nella faccia inferiore, incollata tra le generose alette di raffreddamento...
E proprio qui sta il problema: la batteria non si trova in un classico supporto per batterie a bottone ma è incollata alla scheda madre. Si tratta, in effetti, di una batteria con terminali a saldare, isolata da guaina termorestringente e collegata al sistema mediante un piccolo connettore.
Un ricambio praticamente introvabile... ma qui arriva l'idea: perché non realizzare un sistema che permetta di sostituire la batteria senza smontare l'intero computer ogni volta?
Pertanto, recupero da un vecchio PC ormai da destinare al macero il supporto della batteria tampone, lo saldo su un pezzo di basetta millefori che provvedo ad avvitare al supporto del modulo WIFI che, nel BRIX in mio possesso, non è installato. Per poterlo collegare, uso lo spezzone di cavo originale provvedendo ad allungarlo con due pezzi di filo rosso e nero.
La modifica completa si presenta pure bene:
Ora non resta che chiudere ed avviare il PC.
Al riavvio, ecco i problemi...
Sembrava tutto troppo facile. In effetti, una volta richiuso il sistema, collegato e avviato, si presenta un grosso problema... il sistema precedentemente installato non viene più riconosciuto e il piccolo PC non si avvia.
Dopo qualche vano tentativo, penso di comprare una piccola batteria CR2032 con terminali a saldare e di sostituirla all'originale.
Sembrava tutto così facile...
Acquistata la batteria con terminali a saldare, collego i due pezzetti di filo con lo spinotto e provvedo a intrecciarli esattamente come l'originale. Isolo la piccola batteria in un pezzo di guaina termorestringente e la attacco con del nastro biadesivo alla piccola scheda madre, esattamente nel punto previsto.
Richiudo, collego monitor, tastiera e mouse e avvio il sistema...
Niente: ancora lo stesso errore di «sistema non trovato» e non c'è modo, smanettando nel BIOS, di fargli capire che il sistema è lì, installato solo qualche giorno prima: quindi, il problema non era nel cavetto lungo di collegamento della batteria posta vicino alle memorie ma in qualcosa che non riesco ad individuare e che si è manifestato dopo la sostituzione della batteria... In effetti, tra le prove fatte quando ho collegato il supporto, c'era il riavvio del sistema senza batteria: in quel caso, il sistema si avviava regolarmente e senza problemi...
Quindi, con la batteria scarica o senza batteria, il sistema installato si avviava; al contrario, con la batteria su supporto o con la nuova con terminali a saldare, non riconosce il sistema installato e non si avvia, chiedendo che venga inserito un disco di sistema...
Bel problema...
Ultimo tentativo: reinstallo il sistema da capo
In realtà, Q4OS Gemini era solo un test; un sistema installato per verificare che tutto funzionasse a dovere. Il vero sistema da installare è l'ultima release di Slackware, la 15.0.
Pertanto, mediante una chiavetta USB su cui ho copiato il sistema da installare, avvio il PC: formatto il disco rigido riservando 50 Gb al software e ciò che rimane (circa 6 Gb) alla partizione di Swap. Nel giro di qualche minuto il sistema è installato e funzionante:
Ma, soprattutto, se riavviato, riparte senza problemi e, una volta aggiornato (Slackware 15 è uscito da alcuni mesi e ci sono oltre 200 mega di pacchetti da scaricare), fila che è un piacere.
Il piccolo sistema è provvisto di un Celeron a 1 Gb, composto da due processori interni, 4 Gb di ram e disco SSD; la memoria video è condivisa e la si può aumentare da BIOS in modo da poter pilotare sino a due monitor mediante le due uscite VGA e HDMI.
Con Linux (sempre molto parco in termini di risorse hardware richieste) può funzionare senza problemi anche come desktop per le normali attività della stazione (navigazione in rete, condivisione di files, log di stazione, etc) ma, per quanto mi riguarda, sarà destinato ad essere il server della stazione con Apache, sistema DNS, MariaDb (l'erede di MySQL) ed altro software tipico degli ambienti internet e, no, non ci sarà X ne sarà previsto alcun desktop environment: la sua amministrazione sarà rigorosamente da console...
In conclusione
Per concludere, cosa dire? L'informatica è sempre imprevedibile... ancora adesso, alla fine di questo lungo documento, mi ritrovo a chiedere a me stesso cosa succederà quando sarò costretto a cambiare la batteria al sistema perché scarica: non vedrà di nuovo il sistema installato e sarò costretto a reinstallare tutto da capo?
Come disse un grande poeta e romanziere, «ai posteri l'ardua sentenza»... Ne riparleremo tra qualche anno: per il momento buona informatica con Slackware 15 e il Brix della Gigabyte!