Questa radio per la banda CB è un classico della frequenza dei primi anni 80: possederlo a quell'epoca, in una delle sue tante versioni, era un fregio per tutte le stazioni del tempo. Radio piuttosto costosa e particolarmente ricercata, non fosse altro per la sua nota caratteristica: il beep di fine chiamata dal suono particolarissimo e non escludibile. Più un semplice "beep" un "bleep" come fu definito in seguito.

La radio era realizzata a partire dalla classica scheda "Cybernet", molto ricercata ed apprezzata per le sue caratteristiche, tra cui elevata sensibilità, ottima resistenza anche a ROS particolarmente elevati, robustezza generale della costruzione.

Altra caratteristica, la canalizzazione a blocchi da 50 canali, che portava ad avere 100 canali "positivi" e 50 "negativi": una laghezza di banda di un mhz e mezzo che faceva, di questo piccolo apparato, uno strumento estremamente versatile.

Emissioni: AM, FM ed SSB.

Un piccolo gioiello...

Oggi, a distanza di tanti anni dalla sua commercializzazione, trovare un Hy Gain V in buone condizioni è quasi una piccola impresa e chi lo possiede raramente se ne disfa, se non per il fatto di aver perso qualsiasi interesse nella banda CB, come, purtroppo, accaduto negli ultimi tempi, quando questa piccola fetta di frequenza non viene più usata, almeno nei paesi occidentali, a tutto vantaggio di altri mezzi di comunicazione più "moderni".

Due parole sul microfono

Più di una volta mi sono state richieste informazioni sulle connessioni del microfono di queste ricetrasmittenti.

Trattandosi di Cybernet, spesso è la presenza stessa del microfono che abilita la ricezione: senza microfono collegato, la radio è muta.

Questo perché il PTT in posizione di riposo, chiude un circuito che abilita la ricezione; in fase di trasmissione, la radio viene "ammutolita" perché altrimenti si avrebbe un fastidioso effetto Larsen in uscita dall'altoparlante.

Ho, qui di seguito, predisposto lo schema di massima di connessione ed anche un esempio di come funziona il circuito di commutazione, grazie ad un deviatore presente all'interno del microfono: in caso di ricablaggio di un microfono, tenere presente i Pinout ed i cablaggi dello schema: