Ho collegato T2C da Tuvalu!
E no, non capita tutti i giorni di collegare una spedizione DX su un atollo sperduto nell'Oceano Pacifico, a metà strada tra l'Australia e le Isole Hawaii.
E, comunque, è stato necessario attendere una spedizione tedesca per poterlo collegare perché è uno degli stati meno popolati al mondo; stiamo parlando, per la precisione, del secondo in classifica dopo lo Stato del Vaticano.
Non va meglio neanche come dimensioni: Tuvalu è, infatti, un arcipelago di alcune piccole isole coralline con una superficie abitabile di appena 26 Kmq: per fare un confronto a me vicino, è la stessa estensione del comune di Matino o del comune di Santa Cesarea Terme! Solo che... c'è tanto mare tra le varie... contrade!
Altra nota di colore: questo stato, grande quanto un piccolo comune del Salento, è una monarchia ed il capo di stato è... il re d'Inghilterra... ma pensa te!
Tuvalu: Un primo collegamento inaspettato...
Mattino, le 7.15 locali: il momento ideale per i collegamenti DX. Le bande erano silenzione e, nonostante la poca speranza di fare ascolti interessanti, mi spingo a spazzolare i 17 metri... Niente.
Ad un tratto, a 18.085, ascolto un pigolìo di un tasto lontano. Mi fermo...
Ho decodificato al volo un T2... con qualcosa dopo, confuso dal QSB che mi ha impedito di copiarlo; però l'evanescenza ed il pigolìo erano quelli tipici della lunghissima distanza: valeva la pena chiamare, anche se il call era incompleto.
Mi soffermo prima di chiamare, seguendo alla lettera il codice di condotta DX: mai chiamare se prima non sai chi chiami. La stazione trasmetteva con regolarità il suo callsign, avvisando dello split: «CQ DE T2C UP»... Stranamente nessuno gli rispondeva. «È la mia giornata fortunata», penso. «non so chi tu sia, ma ti chiamo immediatamente». Chiamo UP di un KHz esatto e, subito, ottengo la risposta: «IK7XJA 5NN TU». Caspita! Beccato al primo colpo e senza pile-up e casinisti vari! Vera fortuna con la C maiuscola!
Succede di rado, ma qualche volta capita di fare un DX senza sudare le classiche sette polo con il proprio call sul petto!
Secondo QSO: in 30 metri
Era pomeriggio, appena rientrato dal lavoro: accendo la radio senza accendere il PC di stazione.
Noto, in trenta metri, una strana «effervescenza» di stazioni che si agitavano vistosamente a dare il proprio nominativo. Il bailamme dei pigolanti si scatenava per almeno 4 KHz!
«Sorbole!», penso... «chissà chi chiamano». Mi sposto qualche KHz più in basso e noto un forte segnale di accordo... Aspetto che cessi. Verbo ed epiteto dell'operatore.
Cessato il segnale di accordo del solito IPLAV (IPLAV sta per: Incapace Possessore Lineare A Valvole), finalmente decodifico un debole T2C. Il pile-up è davvero tremendo non solo qualche KHz più in alto ma anche sulla frequenza della stazione DX dove, all'IPLAV precedentemente citato, si alternavano, in disordine sparso, chi chiamava in iso, chi rimproverava chi chiamava in iso, il solito «poliziotto di turno» che sparava una serie di UP a raffica ed il «passante di passaggio» che mitragliava qualche «?» sperando che qualcuno gli desse l'imboccata per scoprire chi fosse la stazione DX. Insomma, una varia umanità del tutto detestabile e deprecabile...
In questa situazione le cose vanno sempre per le lunghe. Cerco, comunque, di sintonizzare con il ricevitore secondario del mio FT-1000MP qualche stazione chamante che passava saluti e rapporto di ricezione, cercando di sintonizzarmi in trasmissione su di essa e poi chiamare a mia volta. Ci riesco quasi subito e comincio a chiamare UP di qualche KHz.
Copio i vari collegamenti con alcune stazioni europee... Passano prima di me un collega tedesco e poi uno spagnolo... Chiamo sulla loro stessa frequenza ma la propagazione non regge ed il mio dipolo autocostruito non ce la fa.
Cambio antenna: vado di verticale anche se il segnale di T2C mi sembra molto simile a quello che copiavo col dipolo. Continuo a chiamare.
Non faccio più di tre chiamate che copio un «IK7...» ripetuto due volte... Azz! Che sia io? Insisto col call completo...
La propagazione scende... lo perdo... risale copio uno striminzito «XJA» tra QRM e QSB! Sono io... forse... batto nuovamente il mio call, scandendo le lettere a 25 WPM e, finalmente, ascolto il mio call completo! T2C mi ha chiamato almeno tre volte! Un grazie per la pazienza dimostrata al bravissimo operatore.
Completo il mio QSO e saluto! Sono contento della bravura del mio corrispondente che, veramente, non ha perso una battuta!
Terzo QSO: 20 metri
Strano pomeriggio quello di venerdì 27 ottobre 2023; scarsa propagazione, o, per lo meno, una frequenza abbastanza rumorosa sulle bande da 15 metri in giù ed una discreta propagazione in 12 e 10 metri anche se, su quelle bande, le mie antenne non sono proprio il massimo ed i segnali ricevuti non superano quasi mai S7...
Avvio sul PC di stazione un software da me realizzato che monitora gli spot RBN catturati dagli skimmer più vicini al mio QTH. Noto subito la presenza di T2C che chiama su 14.038: mi precipito lì, sperando di ascoltarlo..
Stranamente, T2C chiama in split ma pochi rispondono e, quei pochi, non sono ascoltati dalla stazione DX che continua il suo CQ specificando, puntualmente, «UP» cioè che ascolta uno o due KHz più in alto.
Abilito lo split, sintonizzo il secondo VFO a 14.039 e poco più e chiamo, senza curarmi dei 27 WPM che sono anche troppi per un collegamento DX. Chiamo un paio di volte, facendo seguito ai suoi CQ...
Finalmente, ecco la risposta: «IK7XJA 5NN TU»! Wow! Due chiamate e son passato: non si poteva fare meglio di così!
E se fosse l'ultima possibilità di collegarlo?
Tuvalu è un piccolo stato di 9 atolli, 26 Km quadrati e 800 mila dkm quadrati di mare... Un mare non particolarmente tranquillo: infatti, l'aumento delle temperature sta provocando un innalzamento del suo livello: di questo passo, tra non molto, i piccoli atolli potrebbero scomparire ed i suoi 12 mila abitanti costretti ad emigrare... ma dove? Non credo valga molto aver inserito in costituzione che lo stato esisterà in perpetuo.
Giusto per comprendere meglio il problema, quando l'acqua dell'oceano raggiunge il suo picco massimo, la capitale Funafuti (QTH anche di questa recente DXpedition) finisce sott'acqua... di questo passo la domanda diventa perfettamente lecita: questa spedizione sarà davvero l'ultima occasione per collegare Tuvalu?
Personalmente, spero e mi auguro proprio di no
Ed ora, richiediamo la QSL!
»The final courtesy of a QSO is a QSL» recitava un vecchio adagio... e una QSL cartacea da Tuvalu, mi piacerebbe davvero averla
Il gruppo che ha attivato il raro Country (n. 72 della lista «most wanted» redatta mensilmente da ClubLog https://clublog.org/mostwanted.php), ha anche aderito al servizio OQRS di ClubLog: non mi resta che inserire i dati dei miei QSO ed attendere la conferma:
E questa che segue è la finalizzazione della richiesta:
In conclusione
Un vigile, in una pubblicità di tanti anni fa, chiosava: «per dipingere una parete grande, non serve un pennello grande ma un grande pennello...»
Allo stesso modo per fare un grande DX non serve una grande potenza ed una grande antenna ma, semplicemente, un operatore capace (e non un IPLAV ): personalmente, ho ancora tanto da imparare ma questi piccoli successi mi dicono che sono sulla buona strada.
Buoni DX a tutti.
Anche agli IPLAV... purché cessino di accordare sulla stazione DX.. con verbo da usare anche come epiteto vezzeggiativo per l'operatore, ovviamente