Flussante e saldature a stagno perfette

Un flacone misterioso da un sito cinese...

Una sottile lamiera cromata saldata senza problemi

Ma senti che scoperta pazzesca! Sorpresa Ero lì, scorrendo tra le meraviglie di un sito cinese di e-commerce, quando l'occhio mi è caduto su un flaconcino misterioso, con le etichette rigorosamente in ideogrammi. Non era la solita lozione per i capelli o un profumo dalla dubbia essenza... era un liquido magico per saldare! Ho pensato: «Sarà mica il preparato segreto di un mastro saldatore shaolin?» L'entusiasmo è schizzato alle stelle perché prometteva di farmi fare saldature a stagno perfette non solo sul rame (di solito usato in elettronica), ma addirittura su materiali ferrosi... purché zincati e ben puliti! Ebbene sì, ferro zincato e rame che si uniscono in un abbraccio metallico grazie a questa formula segretissima!

È come se avessi trovato il Sacro Graal delle saldature! Addio ore passate a grattare e imprecare contro l'ossido! Finalmente la possibilità di unire i miei progetti elettronici ai telai metallici senza impazzire!

Il segreto del liquido e la «danza dello stagno»

La boccetta del liquido flussante miracoloso

Questo liquido misterioso, la cui composizione mi è tuttora completamente sconosciuta, è un tipo di flussante (o flux, per dirla nella lingua di Albione), cioè un agente chimico che ha il compito fondamentale di pulire la superficie del metallo prima che lo stagno fuso ci si attacchi. Immagina il flusso come un piccolo, super-aggressivo spazzino chimico che divora l'ossido, permettendo allo stagno di creare un legame metallurgico forte e pulito. È essenziale, perché lo stagno non si attacca sui materiali sporchi o coperti da una patina di ossido.

Quando parliamo di saldatura a stagno (o saldatura dolce, visto che ha una temperatura inferiore ai 450 gradi di temperatura), stiamo parlando di un processo per unire due pezzi di metallo usando un metallo d'apporto (la cosiddetta lega saldante, spesso stagno e piombo, o stagno ed altri metalli per le leghe senza piombo) che ha un punto di fusione relativamente basso. Questo metallo d'apporto fuso «bagna» le superfici e, raffreddandosi, crea una connessione elettrica e meccanica solida: è la base dei nostri «circuiti stampati», ad esempio...

Infatti, nei circuiti elettronici, questo processo è il pane quotidiano! Si usa per fissare componenti elettronici come, ad esempio, resistenze e condensatori alle piazzole di una scheda di bachelite o vetronite ramata su uno o due lati.

Saldare: un'arte a volte sconosciuta

Ora, i non iniziati pensano che saldare sia un gioco da ragazzi: sciogli lo stagno e via! Ma c'è una sottile arte e qualche difficoltà non da poco.

La prima e forse più grande seccatura è raggiungere la corretta temperatura. Il saldatore deve essere caldo abbastanza da scaldare entrambi i giunti rapidamente, ma non così tanto da surriscaldare i componenti elettronici delicati o far saltare le sottili piste di rame. Se poi il saldatore è troppo freddo, si ottiene una brutta saldatura fredda che sembra grumosa e opaca: una saldatura che, certamente, creerà non pochi problemi nel corretto funzionamento del circuito.

Poi c'è il problema della pulizia delle superfici, che è proprio dove entra in gioco il liquido magico da me scoperto! Se il rame è ossidato o il ferro è sporco, anche il miglior stagno del mondo si rifiuta di aderire; l'ossido, infatti, è il nemico numero uno!

Infine, la quantità è cruciale: bisogna usare esattamente la giusta quantità di lega saldante, né troppo poca (altrimenti il giunto è debole), né troppa (altrimenti si rischia di creare un ponte di saldatura indesiderato, cortocircuitando due piste vicine), il che è la cosa più odiosa in un circuito!

Pertanto, con questo nuovo flusso super-potente, però, almeno la pulizia è (quasi) un ricordo! Forza, si salda che è un piacere!

Le prove fatte

Un tappo corona di bottiglia con filo saldato

Ho provato a saldare alcuni pezzi di lamiera cromata tratti dallo chassis di un PC: una goccia del potente flussante è stata sufficiente per far attaccare in modo perfetto una sottile patina di stagno in modo da saldarci sopra un filo elettrico: pensate a come sarà facile saldare dei reofori sulle batterie!

Un'altra prova è stato mettere una goccia di stagno su un tappo corona preso da una bottiglia di birra: lì ho saldato un altro pezzo di filo: mettiamo di voler elettrificare una birra... Risata beh, la prova è riuscita Fico

Al netto degli scherzi, con 50 ml di boccetta potrò saldfare senza problemi in tutte le situazioni sinora difficili se non, addirittura, impossibili Risata

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