I vantaggi della telegrafia
La telegrafia nasconde dei vantaggi non riscontrabili in altri modi di emissione; non per nulla era il sistema di trasmissione principale tra i marittimi ed i militari: è affidabile e veloce ed i trasmettitori richiesti sono semplici e facili da riparare e costruire.
Basti pensare che, per costruire un semplice trasmettitore in CW, è sufficiente un quarzo, un transistor ed una manciatina di altri componenti. Il segnale che se ne otterrà, per contro, sarà intelligibile senza molte difficoltà anche a lunga distanza.
Ma vediamo, nel dettaglio, alcuni dei vantaggi che si hanno utilizzando il modo di trasmissione di Samuel Morse, in questo nuovo articolo che ho aggiornato rispetto al vecchio che trovate sul sito ante-anni-2000...
Nessuna attrezzatura aggiuntiva
Come primo vantaggio non si può non sottolineare la totale assenza di attrezzatura aggiuntiva e costosa: basta una semplice antenna verticale, la radio, il tasto e, ovviamente, l'operatore. Sono utili, ma assolutamente non necessari, pesanti antenne direttive e relativi tralicci per sostenerle, costosi amplificatori lineari, microfoni preamplificati e complicati espansori / compressori audio, tanto in voga con l'aberrante HI FI SSB che, per me, rappresenta una follia allo stato puro di tanti colleghi!
Lingua Universale
La domanda che mi viene posta spesso è in che lingua si trasmette in telegrafia... Beh, trattandosi di abbreviazioni tratte dalla lingua inglese oserei dire... Inglese, ma non è proprio così.
Le abbreviazioni usate, pur derivando dall'inglese, hanno cominciato a vivere di... vita propria. Ci sono il Codice Q, che ogni radioamatore conosce, ci sono le abbreviazioni, prevalentemente in inglese anche se, io, in italiano uso spesso GRZ per dire grazie...
Ma, in generale, quelle abbreviazioni universalmente riconosciute ed il codice Q hanno cominciato ad essere una vera e propria lingua... Un giorno mi sono chiesto... Chissà in che lingua trasmettono i russi... hanno un alfabeto diverso dal nostro ed una lingua altrettanto differente... Preso dalla curiosità, mi son messo ad ascoltare i loro QSO in grafia. Beh, usavano le stesse abbreviazioni e gli stessi codici! E come loro anche gli indiani o i cinesi. Quindi, usare la telegrafia significa avere a disposizione una vera e propria lingua universale, in grado di travalicare i confini di questo mondo diventato non più così tanto grande...
Inoltre, altro vantaggio non da poco: non c'è bisogno di fare lo spelling delle parole che, in una banda affollata non è mai troppo facile da fare...
Banda occupata.
Ma un altro dei vantaggi primari è, sicuramente, la stretta banda occupata da un segnale telegrafico rispetto ad altri modi di emissione, come ad esempio, la fonia. Sull'ampiezza di un singolo canale fonia, possono coesistere e trasmettere senza interferenze, diverse stazioni in grafia: ognuna riuscirà, senza difficoltà, a trasmettere ed a ricevere.
Vi faccio ascoltare la differenza tra la radio in modo SSB (cioè in fonia) ed in modo CW (cioè in telegrafia:
Avete visto come molti altri segnali scompaiono? Questo perché abbiamo restrinto la nostra finestra di ricezione
Insensibilità alle interferenze.
Un segnale telegrafico, sfruttando una banda molto stretta e permettendo l'utilizzo di filtri audio molto selettivi, è dotato di una forte insensibilità alle interferenze, riuscendo a "forare" anche il QRM ( cioè i disturbi...) più forte; l'orecchio dell'operatore, dal canto suo, farà il resto: operando in simbiosi con l'apparecchio radio, discernerà, nella confusione, il segnale del suo corrispondente e riuscirà a completare il QSO (=collegamento...).
Ora ascoltiamo un segnale telegrafico con adiacente un altro segnale e proviamo a stringere la banda passante del ricevitore. I filtri sono evidenziati da un Beep e si avrà la prima parte con banda molto larga, tanto da ascoltare diversi segnali contemporaneamente: è la banda passante di un segnale in SSB; successivamente, il primo BEEP segna il passaggio ai filtri della modalità CW della radio e, infine, un ulteriore BEEP segna l'inserimento del filtro DSP che, restringendo ancora di più la banda, taglia del tutto il segnala adiacente.
Avete sentito come sono scomparsi gli altri segnali?
Maggiore guadagno nell'emissione.
Se ci occupiamo di trasmissioni amatoriali, conosciamo benissimo il senso di frustrazione che pervade l'operatore che, intento a chiamare una stazione DX (cioè una stazione lontana, oltre i confini del proprio continente), non è ascoltato perché il suo segnale viene "coperto" da quello più forte di coloro che, dotati di equipaggiamenti radio con maggior potenza, "sparano" sulla stazione lontana diverse centinaia di Watts con antenne direttive... Ora, in telegrafia, avere appena cinquanta Watts ed una antenna omnidirezionale, equivale a trasmettere in fonia con ben Trecento Watts e un'antenna direttiva: sinceramente, non credo sia cosa da poco...
Ed ora, il podcast!
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