Il mio Clone della Dressler ARA-2000
Un'antenna per il nuovo ricevitore
Da qualche mese ho acquistato un ricevitore Icom ICR-7000, in grado di ricevere un ampio spettro di frequenze comprese tra i 50 MHz ed i 2 GHz.
Come sistema di antenne ho usato le mie antenne per VHF ed UHF ma meditavo di dotarmi di un'antenna larga banda... il problema era che tipo di antenna usare!
Uno sguardo ai vecchi cataloghi
Andando a sbirciare sui vecchi cataloghi, noto un'antenna attiva (provvista di preamplificatore) in grado di ricevere sino a 2 GHz: la Dressler ARA-2000, in vendita nei primi anni '90 del secolo scorso.
Purtroppo, l'azienda tedesca che la commercializzava non è più in affari e dell'antenna non esiste traccia sul mercato del nuovo. Qualcosa, ma a caro prezzo, la si trova solo sul mercato dell'usato e su marketplace come Ebay.
Il prezzo alto mi spinge a cercare qualcosa da costruire...
Una analisi della Dressler ARA-2000
Con qualche ricerca in rete, giungo ad un sito in cui la stessa antenna viene acquistata, smontata ed analizzata; il risultato delle analisi è ben spiegato a beneficio del «navigante internet» di passaggio
Si tratta di un lavoro davvero certosino da cui si evince che l'antenna era dotata di uno strano elemento (una losanga di lamiera rame) avvolta su un tubo di plastica da 80 mm ed inserita in un tubo di PVC che la proteggeva; la sottile lamiera di rame era collegata ad un disco di metallo (che fungeva da «tappo» per il tubo di protezione), che ospitava un preamplificatore larga banda. Un cavo univa l'antenna all'alimentazione e ne realizzava il collegamento al ricevitore per i segnali captati.
Il progetto non prevedeva un sistema di terra con radiali ed era isolata dal palo di sostegno; inoltre, l'elemento d'antenna parrebbe essere una «rielaborazione» di una antenna conica che consente una ricezione a banda molto ampia e può captare segnali sia con polarizzazione verticale che orizzontale, sebbene la polarizzazione verticale sia privilegiata.
Alcune modifiche al progetto
Ho studiato per qualche giorno il progetto, cercando di trovare una soluzione meccanica per la struttura ed un degno sostituto della losanga di rame.
È risaputo che il materiale più vicino al rame è l'alluminio: non trovando un lamierino sottile, ho optato per una lamiera da 12 decimi di alluminio che ho sagomato nella forma richiesta ed avvolto su un tubo di PVC (quello rosso che si usa in edilizia) del diametro di 80 mm.
Avvolgere l'alluminio così spesso intorno al tubo di PVC non è stato facile ma, con un pochino di sforzo, ci sono riuscito; ho posto la punta della losanga in alto, bloccando con tre bulloncini da 3 mm e, nella parte bassa, ho posizionato la parte terminale più piccola verso quello che, nell'immediato futuro sarebbe diventato il punto di connessione al cavo. Un tappo chiude la parte alta del tubo.
Come agganciare l'antenna al palo
L'aggancio originale della Dressler ARA-2000 era ottenuto con una fascetta. Una soluzione inadatta per la mia versione che, grazie alla lamiera di alluminio ed al tubo di PVC, è certamente più pesante dell'originale.
Ho quindi adottato una soluzione che sfrutta la deformabilità a caldo del tubo di PVC: riscaldato il tubo con una pistola ad aria calda, l'ho deformato in modo da creare un aggancio su un paletto (di quelli usati per sostenere una parabola ad un palo); ad esso solidale ho aggiunto un «U Bold»per tenere in sede il palo.
Inoltre, la piegatura a caldo del tubo mi ha permesso di restringerlo quel tanto che basta per farlo entrare, comodamente e ad incastro, nella parte bassa della mia antenna; le foto spiegano meglio il lavoro fatto:
I radiali
La versione originale non prevedeva i radiali; ho comunque optato per costruire una fascetta di alluminio per collegare 8 radialini di alluminio (tutti da 20 cm) ottenuti con del sottile tubo da 6 mm, spesso 1 mm e con un foro da 4 mm: il foro avrebbe ospitato la parte finale dei bulloncini da 4 mm che tenevano in sede la fascetta.
Filettare senza filettare
Il tubo di alluminio dei radiali, con il diametro interno da 4 mm, non poteva essere filettato per i bulloncini, avendo la loro stessa sezione: ho quindi optato per una «non filettatura» ottenuta inserendo all'interno del tubo il bullone e picchiando con un martello un punteruolo sul tubo.
Le «tacche» ottenute mi hanno permesso di realizzare una filettatura interna sufficiente a avvitare saldamente il radiale sul bullone sporgente: anche in questo caso, le foto mostrano il risultato ottenuto
Il collegamento al cavo di discesa
Anche in questo caso, tutto è stato fatto in casa.
Con un connettore femmina da pannello per TV Satellitare (la femmina del G-Plug, per intenderci) ho realizzato una basetta che mediante un condensatore collega l'antenna e tramite una bobina la collega a massa, in modo da evitare che ci possano essere accumuli di elettricità statica; il disegno che segue spiega lo schema che ho seguito:
Il condensatore mi serve per isolare l'antenna da una qualche tensione indotta da un eventuale preamplificatore commerciale, nel caso volessi rendere l'antenna «attiva».
Il preamplificatore
La Dressler ARA-2000 prevedeva la presenza di un preamplificatore che trovava sede nel «tappo» alla base del tubo di protezione dell'antenna; la colla, usata per saldare il tutto, proteggeva l'interno da eventuale umidità.
Tutto questo mi avrebbe costretto a costruire un preampli o a trovarne uno già pronto... Purtroppo, visitando un negozio cinese, la mia attenzione è stata catturata da un preamplificatore larga banda (50 – 800 MHz) che poteva essere inserito in serie all'antenna prima del ricevitore.
Improvvidamente, pensando ad una buona soluzione, ho speso 10 euro per portarmi a casa un... ottimo generatore di rumore! Collegato il dispositivo tra ricevitore ed antenna questo è stato in grado di cancellare, con un fruscio fastidiosissimo, qualsiasi segnale captato...
In pratica, il preampli cinese, si è rivelato una vera ciofeca... e non credo potesse essere diversamente
La prova sul campo con una chiavetta SDR
Uso una chiavetta SDR ed un PC per ricevere i segnali della FM commerciale ed il DAB: ho collegato qui l'antenna a larga banda realizzata e posizionata sul terrazzo...
Gqrx, il software Linux che uso insieme ai Dongle USB, si è immediatamente dipinto di rosso: i segnali delle broadcast erano intensi come mai visto prima ed è stato necessario abbassare il guadagno a zero. Welle-io, il software che uso per il DAB, riceve ora tutte le stazioni Radio DAB e senza alcun disturbo o interruzione.
Non parliamo, poi, dello «spazzolamento» di tutte le bande con SDR: si ricevono segnali mai visti prima e comunicazioni riguardanti diversi servizi... e pensare che l'antenna non ha nessun preamplificatore!
L'Icom ICR-7000 riceve benissimo con la nuova antenna ed è, ora, una soddisfazione usarlo...