Radio Libere Festival
Era una delle sere prima di Natale. Squillò il telefono... dall'altra parte c'è l'amico Rocco, collega Radioamatore ed appassionato di qualsiasi aspetto del mondo dell'etere. Anche lui, come me, era stato speaker in una radio libera durante gli anni della giovinezza.
Aveva ricevuto l'invito a partecipare alla prima edizione del Festival delle Radio Libere che si sarebbe tenuto dall'8 al 12 di gennaio 2020 nel Palazzo Bellavista a Gallipoli. Il palazzo, per chi non lo conoscesse, è quella enorme costruzione in vetro e cemento che domina l'ingresso al centro antico di Gallipoli; è un rinomato hotel e, dell'alto del suo quattordicesimo piano, si gode una incredibile vista di questo scampolo di Salento e, proprio lassù, con gli amici di IQ7AF, abbiamo anche fatto un'attivazione, qualche tempo fa.
Rocco mi partecipava dell'invito, con l'intenzione di estenderlo all'intera associazione di Radioamatori di Lecce, di cui, io e lui, facciamo parte.
Si sarebbe trattato di spiegare ad una folla di giovani, cosa significa "radio" in un mondo oggi dominato da Internet, Social Networks ed altre diavolerie assolutamente sconosciute ai giovani di qualche decennio fa che, oggi, popolano ancora le fila dei Radioamatori o hanno proseguito facendo essi stessi gli speaker nelle poche radio libere sopravvissute alle leggi pro-grandinetworks...
Dopo un piccolo tiramolla con l'organizzazione per concordare i tempi della partecipazione, abbiamo ottenuto due momenti in cui avremmo avuto modo di mostrare la nostra attività ai ragazzi: il giovedì 9 gennaio ed il sabato 11. E, quel sabato, insieme agli altri amici dei ARI Lecce, c'era anche il sottoscritto...
ARI Lecce al Festival
Siamo arrivati un po` alla spicciolata... Primo io, visto che il mio QTH è il più vicino a Gallipoli, luogo in cui si teneva l'evento... Dopo pochi minuti sono arrivati gli amici da Lecce: il gruppo era, adesso, al completo!
L'ambiente che era stato ricreato al secondo piano del Palazzo Bellavista era ricordava da vicino quello delle radio degli anni d'oro della diffusione locale: una grande stanza con un desk per presentatori e DJ. Ormai, l'informatica fa da padrona, insieme ai sistemi di trasmissione mediante server ed ADSL... Il banco regia non si avvale solo del mixer ma, soprattutto, del computer... E i dischi? Beh, quelli non ci sono più, sostituiti da harddisk zeppi di MP3 ad elevato campionamento che suonano come CD, occupando uno spazio limitatissimo... E se qualche brano non c'è in archivio? Nessun problema: lo si trova nel mare magnum della rete e lo si manda on-air al volo...
Il microfono ai Radioamatori!
Concordammo quasi subito con il conduttore, Johnny Parker di Videomusic, il nostro intervento che comprendeva anche una dimostrazione di telegrafia che feci io, cercando di stringere al massimo il testo della dedica che mi era stata passata... manipolare in piedi e l'emozione c'hanno un pochino messo la coda ma, comunque, è andata, nel silenzio dei ragazzi e dei conduttori, quasi incantati da quegli strani suoni, molto diversi dalla voce ma in grado, ugualmente, d'esser forieri di informazioni... Ricordo ancora il testo: la dedica di una ragazza alla propria amica Fatima con "A Te" di Jovanotti.
Per una volta, Radio Libere e Radioamatori si sono incontrati!
Il video dell'intervento
Ho recuperato i video dei 10 minuti del nostro intervento... Ovviamente, il mezzo usato per la registrazione era, come è facile immaginare, non una telecamera ma un moderno smartphone... Ho messo insieme gli spezzoni, aggiunto dei brevi titoli di testa e coda, una piccola base musicale e l'ho ripostato su Youtube...
Buona visione!